domenica 6 novembre 2011

Il bello della fotografia.

E' che un qualcosa di coinvolgente, di affascinante e da poco posso anche aggiungere "di contagioso".

Dopo anni di tentativi ho coinvolto mia moglie, simona. Prima a livello amatoriale e poi, lei stessa se ne è resa conto, a livello professionale. Non posa più la reflex. Non solo: se ne esce con idee fotografiche... "dai andiamo là a fare qualche foto... dai ne ho in mente una prendi una barchetta di carta e gli stivali...."
Aggiungo che magicamente ora succede anche "dai compriamo una nuova reflex" e so che in questo molti/e mi state invidiando e non poco :)

Insomma con enorme felicità mi trovo ora in casa il miglior socio che potessi chiedere, come ovvio che sia, sia a livello umano che a livello creativo. Si perchè è giusto che ne siamo tutti consci: l'occhio femminile vale un po' più del nostro. E va benissimo così.

Ma questo non mi stupisce molto, nel senso che lo sapevo che prima o poi sarebbe ceduta al "lato oscuro della fotografia" e ne sarebbe rimasta affascinata al punto di "ragionare in maniera fotografica".
Il punto invece è che qui ora è un delirio...

Stamattina ci si sveglia. Piove, tempo da cani. Dopo una tardiva colazione se ne salta su Simona: "ho una foto in mente con la pioggia, andiamo ?"
Ci mancherebbe !
"mi serve l'aiuto di Daniel" (ndr nostro figlio, 8 anni).

E pim pum pam prepariamo tutto: tre reflex con obiettivi e un flash esterno. Accessori per la foto "che ho in mente" etc etc si carica la macchina e si va sotto la pioggia a fare le foto come ogni famiglia.

Voi non lo sapete ma se come fotografo me la cavo, come assistente sono il meglio che si possa chiedere :)

E via si va a fare ste foto.
Mentre andiamo, Daniel dai sedili dietro "ci sono tre macchine fotografiche... quando posso averne una ?"
E io e simo ci guardiamo...
una delle tre è la mia prima e vecchiotta D70. Con montato un analogo vecchiotto nikon 18-200. Sono due attrezzature che non usiamo più (siamo stati rapiti dal mondo dei fissi).
E quindi sta D70 dovrà pur servire a qualcosa no ?

E allora dai, con cautela, con saggezza, con criterio... proviamoci. Vediamo se il ragazzo ha voglia di sperimentare.

E allora così successo ? Che ci siamo trovati tutti e tre sotto la pioggia a fare, a turni, da modelli e da fotografi. E ci siamo divertiti. E abbiamo, questo lo dico senza remore e senza modestia, prodotto ottime foto.

Ve ne allego qualcuna. A ricordo di una giornata bagnata e divertente. A dimostrazione di cosa può fare un hobby, una sciocchezza, una passione.














mercoledì 2 novembre 2011

Scenari da un Workshock

Eh si doveva essere un workshop.
Il "con ogni tempo", facente parte della Nikon School, tenutosi a Bielmonte (BI) il weekend passato 29/30 ottobre.
Ma ha assunto ben presto le caratteristiche di un "WorkShock".
Per la compagnia principalmente. Tutti quanti, ci siamo divertiti e abbiamo riso sino alle lacrime in più di una occasione (massimo non sei normale).
E poi per la fatica. Doveva essere composto di :
passeggiatina sabato mattina
passeggiatina sabato pomeriggio, con tramonto
due scatti al buio dopo cena
passeggiata domenica con pranzo al sacco

ma è diventato:
passeggiatina sabato mattina
passeggiatella sabato pomeriggio, rientrati DOPO il tramonto.
Cena luculliana con verticale/orizzontale/diagonale di vini portati dal buon Massimo (come è solito fare: una bottiglia a testa). Notturno sino alle 02.30 del mattino. Noi ed il Genepy.
Alba alle 06.00 del mattino alba
ore 09.00 colazione poi partenza per la "passeggiata" ossia 7 ore di cammino stile marines delle quali ben 2 di salita al ritorno.
E per concludere un'oretta di post produzione davanti ad un computer e a qualche pinta di birra, cioccolate calde e sfizioserie.
Vogliamo ringraziare davvero tanto anche i priprietari del ristorante e dello chalet che ci hanno ospitati e che hanno pazientato di fronte alla nostra "irruenza".
Grazie Stefano e compari. Un po' di pubblicità mi pare il minimo:
Chalet Bielmonte credetemi ne vale la pena.

Qui qualche scatto che sono riuscito a rubacchiare tra una spiegazione e l'altra, giusto due ricordini.